CV EUROPASS: UTILIZZARLO O NON UTILIZZARLO, QUESTO È IL DILEMMA - Etjca

CV EUROPASS: UTILIZZARLO O NON UTILIZZARLO, QUESTO È IL DILEMMA

6 Apr CV EUROPASS: UTILIZZARLO O NON UTILIZZARLO, QUESTO È IL DILEMMA

Pubblicato alle 08:00 in Candidati da Etjca

La stesura del proprio curriculum vitae è un passo decisivo, di solito il primo e il più importante, per la ricerca di un’occupazione.

Per questo diventa fondamentale redigere un CV degno di nota, chiaro, conciso, distintivo e accattivante, che possa balzare all’occhio catturando così sin da subito l’attenzione dei selezionatori.

Di sicuro ti sarai già imbattuto nel CV Europass. Creato nel 2002 dalla Commissione Europea, è il formato che più di ogni altro risponde alle esigenze del mondo imprenditoriale e dei recruiter, sia in Italia che in ogni altro Paese del nostro continente.

Tuttavia, fin dalla sua nascita, ha suscitato pareri discordanti

Molti, infatti, lo vedono come un modello strutturato e ricco di informazioni, l’ideale per diffondere la propria richiesta di lavoro, mentre altri, di contro, pensano che possa rendere la domanda impersonale e poco interessante.

Cerchiamo allora di approfondire il tema e valutare insieme quali siano gli aspetti positivi e negativi del CV Europass, iniziando dai primi.

Innanzitutto, è facile e veloce da scaricare e compilare da qualsiasi candidato in cerca di lavoro. È particolarmente richiesto per la sua chiarezza contenutistica e l’impostazione standardizzata, valida in tutta la UE, che lo rende più leggibile e semplice da valutare.

Solitamente coloro che preferiscono questo formato sono enti pubblici, le società che si occupano di formazione e chi ne ha bisogno per partecipare a concorsi o per ricevere l’assegnazione di determinati incarichi.

Ma il vantaggio più evidente e apprezzato dalle aziende è lo schema preciso e chiaro di questo modello che facilita le operazioni di selezione e scelta del personale attraverso la lettura delle competenze tecniche ed esperienze lavorative.

Inoltre, la struttura del modulo contribuisce a ridurre gli spazi in orizzontale, riducendo così drasticamente lo spazio di scrittura nella larghezza, ma raddoppiandolo in lunghezza. In tale modo si ha l’impressione che vi sia una maggiore quantità di informazioni e dati, utile a chi non ha molte esperienze e non vuole presentarsi con una pagina vuota.

Quali sono invece i possibili svantaggi?

Sostanzialmente è uno solo, ma da non sottovalutare. Il CV Europass è caratterizzato da una rigida formattazione grafica che lo rende piuttosto monotono. In caso di candidatura volontaria, dunque, il tuo curriculum europeo rischia così di non distinguersi tra mille altre presentazioni tutte uguali. 

Questo modello aiuta senz’altro nella ricerca di figure professionali specifiche, ma di certo non incuriosisce in modo particolare, considerato oltretutto che i recruiter ogni giorno ricevono innumerevoli CV a cui possono dedicare solo qualche minuto per leggerli ed esaminarli.

Lo schema preimpostato, infine, ha per di più lo svantaggio di risultare esageratamente lungo se si hanno diverse esperienze. E, si sa, i CV interminabili appaiono pesanti da leggere e un po’ troppo dispersivi.

In conclusione, si può quindi affermare che il CV Europass, nonostante il rischio di omologazione, presenti un formato ancora attuale e ottimo per farsi conoscere ed elencare in modo puntuale la propria formazione, le competenze acquisite e le esperienze lavorative svolte.

Ti consigliamo, eventualmente, l’accompagnamento di una lettera di presentazione che personalizzi e distingua il tuo percorso professionale: questo consentirebbe una conoscenza più diretta e coinvolgente della tua persona.

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