IL VALORE DELLA FORMAZIONE NELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI - Etjca

IL VALORE DELLA FORMAZIONE NELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI

17 Ott IL VALORE DELLA FORMAZIONE NELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI

Pubblicato alle 08:35 in Aziende, Candidati, News da Etjca

Non si finisce mai di imparare. Un adagio ancor più vero se calato nel mondo del lavoro.

Attualmente, la formazione del personale sta assumendoun ruolo sempre più strategico all’interno del sistema produttivo. È ormai un passaggio obbligato per una società che voglia essere non solo rispettosa delle normative vigenti, ma anche desiderosa di accrescere la gratificazione e la motivazione dei propri dipendenti, migliorando la competitività aziendale e sviluppando un maggior senso di appartenenza.

La formazione, infatti, è nata sì per sopperire ad eventuali lacune professionali e perfezionare le competenze tecniche del proprio organico, ma si tratta anche e soprattutto di un atto di attenzione che l’impresa ha nei confronti dei suoi impiegati.

In sostanza, per mezzo di questo prezioso strumento è possibile far comprendere a ogni lavoratore che si investe su di lui e sul suo futuro, aiutandolo così a sentirsi parte integrante del meccanismo che rende un’azienda conforme e competitiva.

Tuttavia, per offrire un buon corso di formazione bisogna collaborare con aziende esperte del settore in grado di fornire un’adeguata consulenza e strutturare dei corsi ad hoc che non siano solo una formalità, ma un vero e proprio valore aggiunto per investire sul capitale umano e, di conseguenza, anche sull’impresa nel suo complesso.

Possiamo distinguere tre diversi tipi di attività formativa: iniziale, continua e permanente.

L’iniziale è rivolta ai giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo del lavoro. La continua permette l’acquisizione delle competenze richieste dalle aziende o il miglioramento della propria qualifica professionale. La permanente, infine, indica un processo di aggiornamento e di apprendimento che dura per tutto l’arco lavorativo.

La differenza fondamentale tra le due ultime attività sta nella struttura del progetto, oltre che nei suoi tempi di sviluppo. Quella continua si articola attraverso corsi e percorsi formativi che vengono finanziati dallo Stato attraverso bandi e avvisi di partecipazione predisposti dalle Regioni e dalle Province.

Quella permanente, invece, si riferisce a un progetto educativo più complesso, con uno spettro d’azione più ampio che non interessa solo l’ambito lavorativo, ma anche quello della crescita personale e sociale.

Ed è proprio a questo obiettivo che tutti i Paesi dell’Unione Europea mirano per rafforzare l’offerta formativa proposta ai lavoratori adulti, affinché vada oltre quella prevista per la formazione continua. 

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