L'IMPORTANZA DELLA LETTERA DI PRESENTAZIONE

L’IMPORTANZA DELLA LETTERA DI PRESENTAZIONE

27 Set L’IMPORTANZA DELLA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Pubblicato alle 07:31 in Candidati da Etjca

Un quesito ricorrente che i candidati si pongono riguarda la lettera di presentazione.

Spesso si tende a pensare che stendere una lettera di presentazione sia una inutile perdita di tempo e che basti il Curriculum vitae per presentarsi alle aziende, ma in realtà non è così.

La lettera di presentazione è un plus che può descrivere al meglio e in maniera discorsiva le proprie soft skill  

Il suo formato autodescrittivo permette ai candidati e di raccontarsi alle aziende in maniera più profonda e autentica. Essa è adatta sia per proporsi per una posizione aperta, sia per una candidatura spontanea.

Negli ultimi anni è diventata un allegato quasi indispensabile da inviare insieme al CV, perché permette al recruiter di capire qualcosa di più rispetto allo screening del singolo Curriculum.

Per sfruttare al massimo la sua efficacia, la cosa più importante è differenziarla, o meglio personalizzarla a seconda dell’azienda e della candidatura, pur mantenendo delle linee guida simili.

MA QUAL È LO SCOPO FINALE DI STENDERE UNA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Lo scopo della lettera di presentazione è quello di accompagnare il CV, in modo da scendere maggiormente nel dettaglio delle nostre competenze e dare una prima formale idea di no stessi all’azienda.

Il plus dell’unione di questi due documenti è proprio quello di captare l’attenzione di chi li riceve, dal recruiter all’azienda stessa, così da farsi invitare ad un primo colloquio conoscitivo, mirato a capire se le esigenze dell’azienda e le caratteristiche del candidato possono incontrarsi.

COME SCRIVERE UNA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Per scrivere una lettera di presentazione è bene suddividerla nelle seguenti quattro parti:

  • Intestazione: Inserire un’intestazione che specifichi: “Alla cortese attenzione di” seguita dal nome del responsabile delle risorse umane dell’azienda per cui ci si sta candidando. Qualora non si riuscisse a trovare nominativi specifici basterà inserire “Alla cortese attenzione del Direttore delle Risorse Umane”. A seguito dell’intestazione andrà inserita una breve presentazione contenente i propri dati personali e le proprie generalità, per esempio: nome, cognome, età, residenza, percorso di studi/ultima esperienza lavorativa.
  • Introduzione: Il secondo passo è quello di inserire un’introduzione. In questa fase specifica si scenderà maggiormente nel dettaglio delle proprie competenze. Sarà fondamentale, oltre a precisare la posizione per cui ci si sta proponendo, far emergere le proprie skills accumulate durante esperienze lavorative o di studio, mettendo in luce il perché dovrebbero essere utili o indispensabili per rivestire la posizione scelta.

  • Corpo: Una volta specificato chi siamo, cosa vogliamo fare e perché potremmo essere adatti al ruolo, dovremo scegliere maggiormente del dettaglio di queste informazioni e per farlo sarà utile rispondere alle seguenti domande:
  1. Perché sei adatto a quella posizione?
  2. Perché ti piace quell’azienda?
  3. Perché ti piacerebbe lavorare per quell’azienda piuttosto che per un’altra?
  4. Perché pensi di essere più adatto rispetto agli altri candidati?

  • Conclusione: In conclusione sarà utile fare un piccolo riassunto dei propri punti di forza, seguiti dai ringraziamenti per l’attenzione prestata alla candidatura e infine aggiungere la propria disponibilità per un potenziale colloquio.

COME CATTURARE L’ATTENZIONE CON LA LETTURA DELLA LETTERA DI PRESENTAZIONE

Di seguito riportiamo alcuni punti chiave per catturare l’attenzione di chi esamina la lettera di presentazione:

  • Mantieni sempre alta l’attenzione comunicando il valore aggiunto che potresti apportare alla realtà aziendale;
  • Metti in risalto le tue qualità e competenze, non con un classico e banale elenco puntato, ma argomentandole e facendo esempi concreti e contestualizzati a seconda della tipologia di candidatura e di azienda;
  • Evidenzia i tuoi punti forti in maniera concreta con esempi di esperienze lavorative, tesi o ricerche su temi inerenti alla realtà aziendale o particolarmente sentiti. Se hai fatto della formazione continua, è bene specificarne l’entità e riportante le principali attestazioni e idoneità conferite;
  • Durante la stesura è importante far emergere l’attitudine nel poter ricoprire la posizione per la quale ti stai candidando;
  • Prima di stendere la lettera è opportuno fare una ricerca approfondita sull’azienda a cui ci si rivolge, captando il corretto tone of voice da utilizzare e quali tra le proprie caratteristiche personali potrebbero essere più inclini alla loro filosofia.
  • Presta attenzione al contesto in cui si trova la realtà a cui ti stai proponendo, per esempio nel caso di un’impresa estera sarebbe adeguato stilare la lettera di presentazione in inglese e/o nella lingua d’origine dell’azienda.
  • Mostra un reale interesse nei confronti delle strategie o prassi dell’azienda a cui ti stai proponendo: può essere un vero e proprio punto di forza. Nel caso di candidatura spontanea, per esempio, conoscere la prassi/gli step interni per l’acquisizione di un potenziale candidato può rivelarsi vincente.
  • Attenzione a non essere prolisso: non è necessario scrivere un romanzo, rimani in un range di 10-12 righe, è più che sufficiente.
  • Evita accuratamente errori grammaticali o di battitura perché denotano poco attenzione e scarsa serietà.
  • Infine, a stesura finita, è bene rileggere con attenzione il tutto, o meglio ancora, farla leggere a una terza persona al fine di renderla maggiormente calzante e priva di errori.

Il segreto per scrivere una buona lettera di presentazione è di immaginare sé stessi come “prodotto” da dover proporre e vendere alle aziende. Essa rappresenta l’etichetta con cui si viene differenziati da “articoli” simili, facendo emergere le proprie caratteristiche intrinseche.

In conclusione, è importante ricordare che la lettera di presentazione non è nata per essere considerata una sostituta del CV, ma bensì un elemento accessorio che aiuti le Risorse Umane a valutare in modo più corretto e preciso una candidatura e quindi passare allo step successivo della fase di recruiting.

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