ANSIA E INSODDISFAZIONE: COSA FARE PER STARE BENE AL LAVORO - Etjca

ANSIA E INSODDISFAZIONE: COSA FARE PER STARE BENE AL LAVORO

7 Feb ANSIA E INSODDISFAZIONE: COSA FARE PER STARE BENE AL LAVORO

Pubblicato alle 08:00 in Aziende, Candidati, News da Etjca

Sentirsi felici e a proprio agio nell’ambiente professionale dovrebbe essere per tutti una priorità, considerando inoltre che la maggior parte di noi passa gran parte del suo tempo sul posto di lavoro.

D’altro canto, capita che le dinamiche lavorative tendano ad anteporre la produttività al benessere del dipendente, con il risultato che aumentano sempre di più i disagi psicologici associati al mondo del lavoro

Un impiego, oltretutto, crea anche la visione che abbiamo di noi stessi, quell’immagine che dovrebbe conferirci dignità e rispetto nella società in cui viviamo. Così, iniziare la giornata con l’angoscia di avere un’occupazione che non ci dà soddisfazioni rischia di demotivarci, di condurci verso uno stato di disagio e può davvero peggiorare la qualità della nostra vita.

Una costante insoddisfazione sul lavoro e sentimenti negativi rischiano inoltre di portare a condotte controproducenti, come trascurare la propria attività professionale o gestire gli impegni quotidiani in maniera approssimativa. 

Spesso anche il nostro atteggiamento può rivelarsi importante. Se tendiamo, ad esempio, a inseguire a qualsiasi costo la gratificazione e ad avere il continuo bisogno di essere apprezzati o premiati per il compito svolto, ogni critica o mancato segno di approvazione ci possono rendere frustrati e pieni di risentimento.

D’altronde, è importante prendersi del tempo per analizzare bene le circostanze, cercando di essere sempre lucidi e senza dare nulla per scontato.

Che fare, allora? Lasciarsi andare all’idea che non vi è altra scelta se non quella di adattarsi a svolgere un’attività priva di soddisfazioni, pur di portare a casa lo stipendio?

Prima di scegliere questa strada, varrebbe la pena provare ad adottare alcune semplici strategie per cercare di migliorare la situazione. 

Vediamo quali.

1. Innanzitutto, scopriamo se esiste la possibilità di accedere a un diverso incarico, attraverso il trasferimento in un altro reparto o in un’altra sede.

2. Tentiamo di privilegiare i contatti con colleghi che trasmettono energie positive, empatia e sensazioni rassicuranti. Cerchiamo di evitare, di contro, chi vuole contagiarci con il suo pessimismo cronico.

3. Siamo davvero convinti di meritarci da tempo una promozione, un aumento o un qualsiasi gesto di stima e riconoscimento per la fatica e l’impegno profusi? Allora prendiamo il coraggio a due mani e affrontiamo il capo parlandone direttamente con lui. 

4. Quando pensiamo di avere delle lacune nelle nostre abilità tecniche, dimostriamo voglia d’imparare, tenacia e atteggiamento positivo al fine di ottenere il rispetto e la fiducia di chi ci sta intorno.

5. Nella misura del possibile, evitiamo di portare a casa dal lavoro stress, problemi e preoccupazioni.

Se ci rendiamo conto che, nonostante ogni sforzo, il tempo trascorso al lavoro continua a minare il nostro equilibrio psichico, possiamo valutare l’alternativa di cambiare posto di lavoro e salvaguardare così il nostro benessere.

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