Buon capo o buon leader? C'è una bella differenza! - Etjca

Buon capo o buon leader? C’è una bella differenza!

16 Ott Buon capo o buon leader? C’è una bella differenza!

Pubblicato alle 17:27 in Aziende da Etjca

Come abbiamo già anticipato in alcuni articoli del blog, è indispensabile che i collaboratori di un’azienda si trovino a proprio agio all’interno del contesto lavorativo: un clima favorevole sarà infatti utile ad incrementare una produzione di qualità.

Sono molti i fattori che consentono la creazione di un gruppo di lavoro efficiente e spesso sono influenzati dalla figura del datore di lavoro.

Iniziamo tenendo a mente che i dipendenti non sono macchine da produzione, ma persone. Perciò è indispensabile stimolarli costantemente e riconoscere l’importanza del singolo all’interno degli ambienti di lavoro.

Come diventare leader di un gruppo

Molti dirigenti hanno la malsana convinzione che per far funzionare un’azienda sia sufficiente impartire ordini.

Certo, stabilire i ruoli e suddividere le attività è essenziale ma non è l’unica cosa che conta e di sicuro ci sono diverse le modalità per farlo. Per creare un team forte e coeso è indispensabile che i membri siano uniti da armonia, stima ed affiatamento. La realizzazione di un ambiente lavorativo propositivo è possibile se tra capo e collaboratori vi sono innanzi tutto: fiducia, collaborazione e lealtà.

I tuoi dipendenti non devono considerarti solamente come la persona che impartisce ordini in maniera autoritaria ma hanno bisogno di una guida del proprio gruppo.

Scopri insieme a noi di Etjca come non essere semplicemente un capo, ma il leader del tuo team di lavoro:

1.Conosci i tuoi collaboratori: un buon leader è capace di riconoscere i punti di forza di ogni membro della squadra, per raggiungere nel migliore dei modi l’obiettivo finale, cercando di non mettere in rilievo i possibili difetti, ma piuttosto di compensarli/ridurli.

2. Pensa come un impiegato: è il modo più efficace per prendersi cura dei dipendenti. Specialmente se hai ottenuto il ruolo di capo in seguito ad una promozione, non abusare del tuo potere e fai tesoro del tuo passato! Ricorda in seguito alla tua esperienza, quanto è stato piacevole avere qualcuno capace di ascoltare e comprendere le tue necessità, oppure come è stato difficile non essere capito dal tuo precedente superiore.

3. Sii stimolante: non dimenticarti però che è facile comandare, ma bisogna essere abili ad ispirare i propri collaboratori. Se ami il tuo lavoro, cerca un modo per migliorarlo, tenendo sempre a mente che essere riconoscenti, specialmente dopo grandi sforzi, è il miglior modo per innescare un meccanismo di soddisfazione e voglia di crescita.

4. Sii un punto di forza del team e non di contrasto: come in ogni situazione, ci possono essere anche nell’ambiente lavorativo momenti di grande gioia e altri di delusione.

Il percorso lavorativo è utile a rendere il gruppo coeso e più forte, per questo il principale obiettivo di un buon leader è quello di non porsi come un ostacolo per il proprio team, cercando di comprendere quotidianamente le loro aspettative ed eventuali bisogni, colmando le possibili tensioni.

Leader e capo: le differenze

Diventare leader di un gruppo significa essere un vero punto di riferimento per i tuoi collaboratori. Per farlo, prima di tutto bisogna capire cosa fa la differenza tra un leader e un capo.

Ecco alcuni consigli:

  • Un capo impartisce ordini, il leader invece si preoccupa di intervenire direttamente quando è necessario e di porsi allo stesso livello degli altri. Solo in questo modo, vedendo le cose dalla stessa prospettiva, è possibile fornire le giuste direttive e istruire i dipendenti, fornendo gli strumenti necessari per lavorare meglio.
  • Un capo incute timore, il leader cerca, attraverso un’ottima strategia di team building, di motivare i propri collaboratori con una dose di entusiasmo e una spinta propositiva, mettendo in risalto gli aspetti positivi del singolo.
  • Un capo pensa e parla al singolare, il leader invece, come abbiamo già anticipato, cerca di creare uno spirito di squadra all’interno dell’ambiente di lavoro, definendo il progetto a cui si sta lavorando “nostro”, non semplicemente “mio”. Il risultato finale infatti è raggiungibile solamente se ogni membro del team svolge al meglio il suo ruolo: si lavora insieme per raggiungere un obiettivo comune.
  • Un capo sa alla perfezione come si svolgono le mansioni nel settore di competenza, il buon leader ha l’umiltà di spiegarle, passo per passo, al fine di fornire gli spunti migliori da cui partire per effettuare un lavoro eccezionale.

Se non siete voi i primi a credere che un risultato sia raggiungibile, difficilmente riuscirete a trasmettere l’entusiasmo e la carica giusta ai vostri collaboratori.

Crescere insieme si può.. Contattaci per trovare le risorse che stai cercando e creare un ambiente di lavoro positivo!