Welfare per lavoratori somministrati al tempo del Covid-19 - Etjca

Welfare per lavoratori somministrati al tempo del Covid-19

21 Dic Welfare per lavoratori somministrati al tempo del Covid-19

Pubblicato alle 07:40 in Aziende, Candidati da Etjca

Il 2020 conta circa 400.00 italiani assunti mediante contratto di somministrazione.

L’emergenza sanitaria Covid-19 ha inevitabilmente coinvolto da vicino anche questi lavoratori.

Agenzie per il Lavoro, Formatemp ed Ebitemp sono i tre solidi pilastri atti a garantire e tutelare i dipendenti assunti mediante il supporto delle APL: lavorano e si impegnano quotidianamente per fornire sicurezza agli individui e alle famiglie in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli.

Ma quali servizi di welfare sono stati predisposti a tutela dei somministrati all’epoca del Covid-19?

Il supporto ai lavoratori somministrati 

A supporto dei lavoratori in somministrazione, gli enti bilaterali forniscono sostegno, tutela e agevolazioni nell’ambito di:

  • Attività di studio e ricerca nel range di business di mercato;
  • Un supporto per la formazione professionale;
  • Offrendo alle lavoratrici e ai lavoratori prestazioni assistenziali di sostegno e integrazione al reddito.

Nel 1998, data del primo CCNL, si è deciso di ricorrere alla bilateralità per fornire agli interinali nuove forme di tutele per attenuare la discontinuità lavorativa.

Con l’ultimo rinnovo del contratto collettivo, troviamo maggiori tutele e prestazioni riguardanti sostegno al reddito, ampliamento della tutela sanitaria e nuove prestazioni in riferimento al genere.

Ebitemp ha un fornito un supporto determinante, specie all’epoca del Covid-19: ha esteso a un maggior numero di beneficiari le prestazioni, incrementando i contributi erogati, allo scopo di venire incontro alle mutevoli esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori in maniera sempre più efficace e incisiva.

Cosa succede durante la pandemia

A causa della pandemia, le aziende hanno dovuto rispondere tempestivamente all’emergenza sanitaria in corso, con sistemi per il lavoro agile, turni, smaltimento ferie e cassa integrazione.

L’aumento dei contagi anche nei luoghi di lavoro ha reso necessario il ricorso improvviso alle nuove tecnologie. Le PMI italiane si sono dimostrate nell’immediato vicine ai propri collaboratori, sostenendo i cambiamenti che continueranno a impattare sulle imprese nel prossimo futuro.

Gran parte delle aziende ha già rafforzato le misure di welfare aziendale per coprire i bisogni più urgenti delle persone: supporto psicologico e pedagogico, lezioni online per i figli, sostegno ai care givers e ai famigliari anziani isolati.

 Il welfare aziendale si è rivelato un elemento chiave del rapporto tra persone e azienda, in grado di fornire il supporto necessario in questo periodo di cambiamento.

Ovviamente questo vale anche per i lavoratori somministrati.

 

I welfare per i lavoratori somministrati

I lavoratori assunti con un contratto di somministrazione hanno accesso ad una serie di agevolazioni che li tutelano in questa fase storica delicata:

  • Ricoveri ospedalieri causa COVID-19: È previsto un sussidio giornaliero di 50 euro per ogni giorno di ricovero ospedaliero certificato per Covid-19, a partire dal primo giorno di ricovero e per un massimo di 50 giorni. Il contributo viene erogato anche in caso di ricoveri di coniuge e figli, fiscalmente a carico.
  • Indennità per isolamento domiciliare: In caso di positività al virus, qualora sia necessario un periodo di isolamento domiciliare per lavoratrici e lavoratori, o per uno o più dei loro familiari fiscalmente a carico conviventi (limitatamente a coniuge e figli), i richiedenti avranno diritto a 50 euro al giorno per ogni giorno di degenza domiciliare, fino a un contributo massimo di 700 euro per nucleo familiare.
  • Rimborso spese per baby sitter o collaboratore familiare: erogatoin caso di lavoratore/lavoratrice impegnato in “attività essenziali” o in isolamento domiciliare a seguito di positività al Covid-19 e nel cui nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa. Per il servizio di baby sitting, è previsto un rimborso spese di 500 euro per figli di età non superiore ai 12 anni. Il rimborso spese per avvalersi di un collaboratore domestico arriva invece a 800 euro.
  • Congedo parentale: per le lavoratrici ed i lavoratori con un contratto di lavoro in somministrazione attivo, che abbiano usufruito o usufruiranno di 15/30 giorni di congedo parentale straordinario per emergenza COVID-19. Può accedere alla prestazione solamente uno dei due genitori con contratti di lavoro in somministrazione.
  • Asilo nido: riconoscimento di un contributo mensile fino ad un massimo di 150 euro per le lavoratrici madri o lavoratori padri con un contratto di lavoro in somministrazione pari o superiore a 7 giorni e con un’anzianità lavorativa di almeno 3 mesi lavorati negli ultimi 12, che abbiano figli di età non superiore ai 36 mesi.

I welfare a sostegno dello Smart Working e della Didattica a distanza

Per la didattica a distanza (DAD) di figli, studenti frequentanti corsi serali, iscritti ad un corso di laurea, i lavoratori assunti con contratto di Apprendistato di I e III livello e lavoratori in smart working, sono previsti dei contributi economici al fine di agevolare gli acquisti di:

  • tablet;
  • PC;
  • scanner;
  • stampante;
  • webcam;
  • acquisto modem (da intendersi l’apparato)
  • smartphone.

In un momento difficile e instabile, sia dal punto di vista psicologico che economico, poter contare su contratti che tutelano il lavoratore è una sicurezza di grande importanza.

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