TENDENZE DEL MONDO DEL LAVORO: NO RITMI SERRATI MA SLOW LIFE

Un film di alcuni anni fa aveva come titolo “Lavorare con lentezza”.
Sebbene la trama della pellicola possa sembrare estranea, il suo titolo riflette un’idea che sta guadagnando sempre più terreno nel mondo del lavoro: lo slow life.

Attualmente, in Italia il 67,7% dei lavoratori e lavoratrici desidera ridurre il tempo dedicato al lavoro per adottare uno stile di vita più slow, consentendo più spazio per relazioni personali e passioni, riscoprendo così una maggiore serenità.
Questo è quanto emerge dal settimo rapporto Censis, che coinvolge persone di tutte le età: dai giovani che hanno iniziato a lavorare durante la pandemia alle figure più esperte, tutte alla ricerca di un migliore work life balance.

Un cambiamento generazionale: ripensare la cultura del lavoro e il mito del sacrificio

Prima della pandemia, gli straordinari, i turni prolungati e un’atmosfera che favoriva il “sacrificio lavorativo” per avanzare nella carriera erano prassi comune.
Tuttavia, una nuova prospettiva basata sul merito, sull’ottimizzazione dei tempi di lavoro e sul benessere del dipendente ha cambiato questo approccio.
Questa nuova consapevolezza ha portato 7 lavoratori su 10 a riconoscere che il loro lavoro ideale è più rilassato, poiché ridurre lo stress e il malessere legati allo svolgimento delle proprie mansioni può portare a una serie di vantaggi, tra cui:

• Riduzione dei giorni di assenza per malattia;
• Miglioramento delle prestazioni;
• Aumento della qualità del lavoro;
• Relazioni più solide e durature tra colleghi e clienti;
• Maggiore dedizione e senso di appartenenza;
• Riduzione del turnover.

Maggior selettività dei candidati e delle aziende

Negli anni passati, le regole del gioco erano stabilite principalmente dai datori di lavoro. Tuttavia, oggi sono i lavoratori stessi ad essere più selettivi, rifiutando compromessi che possano minare la propria salute o il proprio benessere generale. Dall’altra parte, le aziende stanno sperimentando nuove modalità di lavoro, come la settimana lavorativa di quattro giorni, la flessibilità degli orari e la riduzione dell’orario di lavoro per alcune categorie di dipendenti.

Cercare o cambiare lavoro per trovarne uno che soddisfi le esigenze economiche e consenta di avere tempo da dedicare alle proprie passioni è diventata una tendenza sempre più comune. E i numeri sono incoraggianti: secondo i dati dell’INPS, in Italia il tasso di ricollocazione a tre mesi dalle dimissioni volontarie per le persone sotto i 60 anni è stato del 67%.

Vale quindi la pena fare un cambio per ottenere un lavoro che permetta di adottare uno stile di vita più rilassato?
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