15 Giu ONBOARDING: COME GESTIRE AL MEGLIO L’INSERIMENTO DI NUOVE RISORSE IN AZIENDA
Negli ultimi tempi, i processi di inserimento dei nuovi dipendenti stanno gradualmente ottenendo il riconoscimento che meritano all’interno delle aziende e dei contesti HR.
Un grande errore commesso in passato è stato quello di non dare sufficiente importanza a quest’attività, vanificando così tutto il lavoro di recruiting e selezione del personale precedentemente svolti.
Oggi, grazie a una maggiore attenzione all’onboarding aziendale, è possibile garantire un inserimento efficace dei nuovi dipendenti, fornendo loro le risorse e le informazioni necessarie per iniziare la propria attività professionale nel modo migliore.
Scopriamo insieme quali possono essere le strategie di inserimento più opportune per consentire alle aziende di creare un ambiente di lavoro ottimale e produttivo per i nuovi membri del team.
- Preparazione pre-onboarding
Prima che il nuovo arrivato entri a far parte dell’organigramma, è importante pianificare il processo di onboarding. Ciò include la preparazione di strumenti di lavoro, accessi e documentazione che serviranno per la sua attività. Dopodiché è importante assicurarsi che lo spazio di lavoro sia pronto per lui e che sia stato informato sugli orari e le modalità di ingresso in azienda.
- Accoglienza e presentazione
Elemento chiave è l’accoglienza e l’introduzione al team. Meglio dunque organizzare un incontro iniziale per presentare il nuovo collega al team, fornendo a tutti un’idea chiara delle responsabilità e delle competenze del nuovo arrivato. Questo aiuta a creare una connessione e a stabilire relazioni positive sin dall’inizio.
- Assegnazione di un mentore o tutor
Assegnare un mentore o un tutor al nuovo dipendente facilita l’orientamento e l’apprendimento durante i primi giorni in azienda. Il mentore può fornire supporto, rispondere alle domande e guidarlo nel comprendere la cultura aziendale e i processi interni.
- Formazione e integrazione
Offrire una formazione adeguata è essenziale per garantire che il neoassunto acquisisca le competenze necessarie per svolgere il proprio ruolo. Occorre quindi creare un piano di formazione strutturato che includa la presentazione dei processi aziendali, dei prodotti o servizi, nonché delle politiche e delle procedure interne. È inoltre consigliabile consegnare materiali di riferimento da poter consultare in seguito.
- Obiettivi chiari e feedback
Durante l’onboarding, stabilire obiettivi chiari aiuta senz’altro a comprendere le aspettative e a concentrarsi sui risultati attesi. Bisogna quindi assicurarsi che gli obiettivi siano realistici e misurabili, e offrire un feedback regolare per valutare il progresso. Questo porta il neoassunto a comprendere meglio il proprio ruolo e a perfezionare continuamente le proprie prestazioni.
- Supporto continuo
Ovviamente, l’onboarding non dovrebbe limitarsi ai primi giorni o alle prime settimane. È infatti importante dare un supporto continuo ai nuovi dipendenti, offrendo loro sessioni di follow-up, incontri periodici per verificare lo stato di avanzamento e rispondere a eventuali domande o preoccupazioni. Inoltre, incoraggiare la partecipazione attiva dei neoassunti in progetti e attività aziendali favorisce ulteriormente il loro coinvolgimento e l’integrazione nel team.
- Valutazione dell’onboarding
Per valutare l’efficacia del processo di onboarding, è consigliabile condurre una valutazione periodica, chiedendo ai nuovi arrivati di rilasciare un feedback sulla loro esperienza iniziale e identificare eventuali aree di miglioramento. Un ottimo sistema per apportare eventuali modifiche al processo di onboarding e rendere l’esperienza più costruttiva per i futuri assunti.
In conclusione, un onboarding ottimale è fondamentale per garantire una transizione fluida e produttiva di chi è stato appena assunto in azienda. Seguendo una strategia step by step come quella descritta, le aziende possono creare un clima lavorativo accogliente, provvedere alle risorse necessarie e facilitare l’integrazione dei nuovi membri nel team.
Anche perché tale investimento si traduce in dipendenti più motivati, produttivi e maggiormente legati all’azienda nel lungo termine.
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