Il nuovo CCNL per le Agenzie per il Lavoro introduce misure innovative che rafforzano welfare, formazione e tutele per circa un milione di lavoratori in somministrazione. Ma quali sono le novità introdotte e cosa cambia rispetto al passato?
Lo scorso Luglio, Assolavoro e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e le categorie NIdiL, Felsa e UILTemp hanno sottoscritto il nuovo CCNL per il lavoro in somministrazione. Un rinnovo che segna un passo importante nella valorizzazione del lavoro tramite Agenzia.
Il nuovo contratto, valido per il triennio 2025-2028, si distingue per l’attenzione al welfare, alle tutele sociali e alla formazione, con l’obiettivo di accompagnare con responsabilità e visione strategica le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità.
Rafforzamento del welfare e nuove tutele per i lavoratori in somministrazione
Uno degli elementi più rilevanti del nuovo CCNL per il lavoro in somministrazione è il deciso potenziamento del welfare di settore. L’ampliamento riguarda non solo il valore economico delle misure già esistenti, ma anche l’introduzione di nuovi strumenti concreti a supporto della vita quotidiana dei dipendenti.
Tra le novità più significative rientrano ad esempio il rimborso per i servizi di baby-sitting, i contributi per il trasporto extraurbano, il sostegno per l’acquisto di materiale didattico e la copertura delle spese relative al rinnovo del permesso di soggiorno.
Il CCNL per i lavoratori in somministrazione dedica inoltre un focus specifico alla tutela delle lavoratrici. In caso di interruzione o mancato rinnovo della missione durante la gravidanza, viene riconosciuta un’indennità pari all’ultima retribuzione mensile percepita fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Parallelamente, per le donne vittime di violenza di genere sono previsti strumenti economici e misure di reinserimento mirate, pensate per favorire un ritorno al lavoro in condizioni di sicurezza.
Lavoro in somministrazione: sanità integrativa e tutele
Il nuovo contratto introduce anche una polizza sanitaria avanzata per tutti i lavoratori – sia con contratto a termine sia a tempo indeterminato – che abbiano maturato almeno 12 mesi di anzianità dal 1° gennaio 2023 e che risultino titolari di un contratto attivo tramite Agenzia a partire dal 1° giugno 2025. Si tratta di un passo avanti significativo, che estende le tutele in ambito sanitario a una platea sempre più ampia, garantendo prestazioni aggiuntive e una protezione concreta in caso di necessità.
A rafforzare ulteriormente la sicurezza dei lavoratori in somministrazione concorre anche l’aumento delle indennità di disponibilità. Per i dipendenti a tempo pieno senza missione né inseriti in procedura di ricollocazione, l’indennità passa da 800 a 1.000 euro mensili (part-time da 400 a 500 euro). Importi ancora più elevati sono previsti per coloro che si trovano in procedura di ricollocazione: 1.150 euro al mese per i full-time (in precedenza 1.000 euro) e 575 euro per i part-time (in precedenza 500 euro).
Formazione e ricollocazione: cosa prevede il CCNL somministrazione
La centralità della formazione rappresenta un altro pilastro del nuovo CCNL somministrazione. Oltre 160 milioni di euro del fondo Formatemp saranno destinati a percorsi di aggiornamento e riqualificazione continua, pensati su misura per le esigenze dei lavoratori e del mercato.
Un’innovazione rilevante è l’introduzione del “Basket CV”, un database nazionale che raccoglie i profili dei lavoratori in somministrazione da ricollocare e che potrà essere consultato da tutte le Agenzie per il Lavoro. Questo strumento punta a migliorare l’efficienza dei processi di reinserimento, garantendo maggiore trasparenza e tracciabilità, e offrendo ai lavoratori maggiori opportunità di riposizionarsi rapidamente.
Parallelamente, la riforma della Procedura di Ricollocazione, ex MOL, amplia durata e contenuti, con un’attenzione specifica verso le categorie più fragili: donne in gravidanza, lavoratori infortunati e persone con disabilità.
CCNL somministrazione: incentivi e relazioni industriali
Il nuovo CCNL prevede anche un sistema di incentivi potenziato per favorire l’occupazione stabile e inclusiva. Tra le principali misure rientrano contributi specifici per le assunzioni a tempo indeterminato, per la contrattazione collettiva di secondo livello e per il reinserimento dei lavoratori attraverso il “Basket CV”.
Un altro elemento distintivo riguarda la valorizzazione delle relazioni industriali di secondo livello. L’accordo punta a rafforzare il dialogo tra aziende, Agenzie per il Lavoro, lavoratori in somministrazione e sindacati, favorendo una contrattazione più vicina ai bisogni dei territori e capace di rispondere alle specificità settoriali.
Sul piano delle garanzie, il CCNL somministrazione conferma il principio di parità di trattamento: ai lavoratori in missione si applicano integralmente le stesse regole contrattuali e disciplinari previste per i dipendenti diretti delle aziende utilizzatrici. Una scelta che consolida la coerenza e l’equità tra le diverse forme di occupazione, eliminando disparità e rafforzando il senso di appartenenza al contesto aziendale.
Il nuovo CCNL somministrazione segna dunque un passo avanti decisivo per il settore delle Agenzie per il Lavoro: più welfare, più formazione, maggiori tutele e incentivi all’occupazione stabile.
Un accordo che guarda al futuro con equilibrio e concretezza, offrendo risposte alle trasformazioni del mercato e garantendo ai lavoratori in somministrazione un sistema di diritti sempre più solido e inclusivo.